Nel 2016 dovrebbero tenersi nuove elezioni presidenziali nella Repubblica Democratica del Congo. Nonostante le rassicurazioni del suo portavoce, molti, non solo la cosidetta "società civile", ma anche rappresentanti dei partiti della sua coalizione, temono che il presidente Kabila voglia muoversi sulla falsariga di quanto hanno già fatto recentemente, o stanno facendo, o hanno tentato di fare, i presidenti-dittatori del Burundi, del Rwanda, del Burkina Faso, e cioè farsi rieleggere, fuori dalle regole, per un terzo mandato, o come presidenti a vita, forzando la costituzione e spegnendo sul nascere qualsiasi espressione di democrazia e di controllo popolare.