L’Europarlamento ha approvato un emendamento alla timida proposta della Commissione UE sul freno all’uso dei minerali insanguinati, frutto di violenze, sopraffazioni, guerre, e causa di grandi sofferenze per le popolazioni che le subiscono, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, e chiede ai governi dei Ventotto Stati membri della UE di fare di più per tagliare i ponti ai Signori della Guerra.
L’assemblea di Strasburgo ha approvato in prima lettura un testo in cui si auspica l’obbligatorietà (anziché la volontarietà, come invece proposto inizialmente dalla Commissione) per le imprese che importano, lavorano e utilizzano stagno, tantalio, tungsteno e oro per la produzione di beni di consumo, di certificare i loro prodotti. La legislazione europea, ancora laboriosamente“in itinere”, si affianca al “Frank-Dodd Act” degli Stati Uniti (v. precedente articolo in questo sito).
Anche l’associazione Tumaini – un ponte di solidarietà ha dato il suo contributo per spingere l’Europarlamento nella direzione "giusta", con varie iniziative:
Di seguito alcuni link pertinenti: